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lunedì 9 marzo 2009

Supporti musicali

In principio fu il fonografo (1878). Venne poi il nastromagnetico (1927). Fece la sua comparsa dopo la Seconda Guerra Mondiale il disco in vinile (1948). Fu la volta della musicassetta (1963) ed infine del compact disc (1982). L'mp3 è un'evoluzione estrema, figlia della miniaturizzazione della tecnica dei nostri giorni.
Alcune considerazioni.
Con il disco in vinile nacque il concetto di portabilità pratica del suono, che si diffuse con la musicassetta e divenne totale con il CD e l'mp3.
Esaminiamo il contenitore. Il vinile era racchiuso in una custodia di carta che poi si evolse nel cartone. Materiale ecologico, perché facilmente riciclabile.
La musicassetta nacque in pieno boom della plastica e con essa il CD: entrambi avvolti nei contenitori di moda, resistenti ai colpi ma ecologicamente improponibili.
(E' sintomatico che il primo disco della nuova era della musica come business a 360 gradi sia stato The age of plastic dei Buggles proprio agli inizi degli anni '80.)
La musicassetta e le sue custodie rigide sono quasi scomparse. Il vinile sembra vivere una nuova primavera in certi ambiti musicali, sempre fasciato dalla protezione in cellulosa.
Ora il CD, sebbene possa sembrare obsoleto in relazione all'mp3, si è mantenuto tornando al passato. E' diventato ecologico, trasformando il suo contenitore di plastica in uno di cartone. Il CD è diventato green.
Ecco tutto qui.

PS c'è una strana somiglianza tra i Buggles e i Daft Punk...

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