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mercoledì 1 luglio 2020

La cura delle cose

Senza essere panpsichisti, le cose - gli oggetti - hanno una loro naturale vita, sulla quale l'uomo non dovrebbe avere un eccessivo potere.
Senza entrare in discussioni consumistiche o capitalistiche ma semplicemente per praticità, le cose - come gli esseri viventi - nascono, crescono e poi finiscono.
Se si rompono - in modo irreversibile - è giusto che seguano la loro sorte.
Sono contro l'accanimento terapeutico e la resistenza contro natura.
Ciò però non vuole dire che alle cose non debba essere dedicata la giusta cura ed attenzione.
Nella mia vita soltanto una cosa ha fatto eccezione a questa legge di fatalità: le scarpe da baseball. Prima di ogni partita erano pulite e sistemate, forse più un gesto scaramantico, a ripensarci, che non una vera è propria cura. Resta il fatto sostanziale.
Non so perché le scarpe rispetto al guantone, rimarrà sempre un mistero inconscio ma è così.
AB


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