La vita è una lunga sequenza di immagini, ricordi, suggestioni, di evocazioni, déjà vu, impressioni.
Tutto è figlio di Proust, Joyce, Lennon&McCartney, Catullo e Brainard.
L'asfalto e l'erba sono i palcoscenici di tutte queste rappresentazioni.
Ognuno ha un suo odore e un suo sapore proprio.
Sento il profumo dei binari d'estate in una assolata e sperduta stazione ferroviaria.
Sento il ronzio di un moscone solitario che mi gira intorno, e il rumore delle cicale, come in un cartone animato giapponese.
E poi il suono di una campana.
Il cielo è azzurro, costellato di nuvole dai colori cangianti, dal bianco al grigio.
E poi il rombo delle motociclette sull'autostrada.
Il profumo del caldo estivo che mi avvolge.
Ogni goccia di memoria che cade apre sotto di sé un lago.
Su questo lago navigano barche lente e sinuose come ridordi, piccoli gusci di noce capovolti senza una meta, spinti soltanto dalla corrente e dal vento.
Tutto questo si chiama lirismo.
AB
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