SantiBallor: 2012

domenica 25 novembre 2012

Ascolta

Scienza e tecnologia
1. L’arte di ascoltare
  
  Sentire è facile. Ogni vertebrato che non abbia avuto un qualche problema lo fa da milioni di anni. Ascoltare davvero, invece, è difficile. La differenza sta tutta nell’attenzione
  
  da INTERNAZIONALE.IT

Chiudi gli occhi, apri le orecchie.
Ascolta.
Non sentire, ascoltare.
Prova.
Il mondo è diverso attraverso le orecchie.
Siamo schiavi della vista,
ma è l'udito la chiave.
AB

Omaggio a D'Annunzio. Alcyone

giovedì 25 ottobre 2012

to be twenty

Ricevere i complimenti per la maglietta che porti...
Mao e Jack Frusciante, '96.
AB

venerdì 21 settembre 2012

Déjà vu

Snow Patrol - You're all I have.

Strain this chaos, turn it into light
I've got to see you one last night
Before the lions take their share
Leave us in pieces, scattered everywhere

Just give me a chance to hold on
Just give me something to hold onto

It's so clear now that you are all that I have
I have no fear 'cause you are all that I have

You're cinematic, razor sharp
A welcome arrow through the heart
Under your skin feels like home
Electric shocks on aching bones

Give me a chance to hold on
Give me a chance to hold on
Give me a chance to hold on
Just give me something to hold onto

It's so clear now that you are all that I have
I have no fear 'cause you are all that I have
It's so clear now that you are all that I have
I have no fear 'cause you are all that I have

There is a darkness deep in you
A frightening magic I cling to

Give me a chance to hold on
Give me a chance to hold on
Give me a chance to hold on
Just give me something to hold onto

It's so clear now that you are all that I have
I have no fear now you are all that I have
It's so clear now that you are all that I have
I have no fear now you are all that I have

Ci sono canzoni che sembrano arrivare sempre negli stessi momenti.
Coincidenze? o destino?
AB

venerdì 31 agosto 2012

Lavori per piccoli

Il pompiere.
Il netturbino.
Il giardiniere.
Alcuni lavori affascinano la mente dei piccoli, poi scompaiono...
Colpa della società.
AB

domenica 26 agosto 2012

A la mer, à la campagne

Riflessioni sparse da 15 giorni in giro per il sud-ovest.
Un po' di cemento non si rifiuta a nessuno dalle nostre parti. Altrove non è così...
Da noi cielo ed erba hanno un colore diverso. Non è lo stesso verde, non è lo stesso azzurro che passate le Alpi.
AB

lunedì 30 luglio 2012

Schegge X

1.
Costruire: la vita è solo per costruire. Non c'è altro scopo.
Passaggio in montagna.
2.
Le grucce appese alle reti della bocciofila.
Vista Notturna.
3.
Nothing like the passion between lovers in a true smile can fill the heart with whole emotion.
Afterhours.

domenica 1 luglio 2012

La radio?

La radio è il mezzo di comunicazione più democratico?
A parte lo strumento di ascolto non ha altri costi.
Qualcuno paga per te il servizio, quando mai succede?
AB
PS un tempo si diceva la televisione non abbronza... adesso
fonde il cervello...

mercoledì 13 giugno 2012

12 giugno 2012 ore 23:11

Un nuovo canale sul quale passare il tracciato della vita
AB

martedì 12 giugno 2012

mercoledì 4 aprile 2012

Abbiamo mai mangiato insieme?

Qual è la differenza tra conoscenza e confidenza?
Quel è il limite tra dire e informare?
AB

venerdì 16 marzo 2012

Oltre

Una folla immensa come non ne ho mai viste.
Un bambino saluta la macchina che entra nel sagrato.
Lo sguardo perso nel vuoto, a cercare volti noti.
AB

martedì 21 febbraio 2012

Neve

Una nuova prospettiva.
AB

domenica 5 febbraio 2012

XY per Gazzé

Stesse lettere, stessa storia?
Attendendo, la musica accompagna.

Max Gazzé - Quel che fa paura.

Quel che fa paura
come i tasti estremi del pianoforte
come le falangi delle dita
quando la mano è magra,
prima della morte
Quel che fa paura
come quelle strade in salita
sbarrate soltanto dal cielo
da quelle dita
Quel che fa paura
come le scale di legno di gialle cantine
come le statue di marmo nelle chiese
come le donne nude e distese,
viste dal rosa di tendine
Quel che fa paura
come la scia di un benzinaio aperto,
nelle strade di deserto americano
come i fulmini senza tuono
di primavera rumena
dove il povero è buono
e il cattivo non piega mai la schiena
Quel che fa paura
quel che fa paura...

Quel che fa paura
come il giallo lampeggiante
dopo l'ora di cena
come l'ora di cena
quando il giallo lampeggia
e non hai neanche il pane da mangiare
Quel che fa paura
come un battesimo bianco
consumato nel fango
come una cresima dal sapor di buco nero
e di nozze ammazzate gridando
"non aver paura, non aver paura"
A un bambino queste cose son lontane
come salti di rane
dentro immense paludi
come sputi a gola secca
scagliati contro un'onda del mare.

SFM

2€, il prezzo della carta su cui scrivere.
Tra tutti i non luoghi la stazione è quello più umano.
Assomiglia ad una borgata, con i suoi umori e i suoi odori.
Finestre che ti guardano, porte che ti attraversano,
strade che ti accompagnano, angoli che ti nascondono,
tutto nella luce naturale, non nel freddo neon.
Pietra e acciaio e vetro e legno.
Ulysses canta F.F., sono un uomo e il suo viaggio.
Si parte. Il cuore esplode.
Viva la vida.
Che impressione deve fare una casa affacciata su una stazione?
Arrivi e partenze, che lenti si muovono e imboccano tunnel per altre destinazioni.
Cumuli di sabbia e vagoni fermi mi passano a fianco.
Vedo il mondo ma il mondo non sa che sono qui, nascosto tra le lamiere.
Un luogo raggiunto dal treno è un luogo collegato al reale.
Nella luce del crepuscolo ancora distinguo lo spazio circostante, tutto sembra in calma e quiete, come immobile e dipinto.
L'aria si fa più fresca dai finestrini, si lascia l'asfalto per i campi, la terra da cui tutti veniamo.
Le montagne ci guardano e severe ci ammoniscono dall'alto ad avere cura di ciò che abbiamo.
Nuvole si affacciano nel cielo e lo cingono di grigio.
Stazione.
Si può cancellare una ferrovia?
Togliere con un colpo di spugna il frutto della fatica dell'uomo?
Si abbattono e si costruiscono ponti, ma non si abbattono binari.
Rimangono morti ma sempre presenti?
Cielo nero.
Che le stagioni cambiano te lo dice la luce, null'altro.
L'interno abbaglia l'esterno che è ingoiato dalla notte e corre via, veloce verso la meta.
Dancing in the moonlight.
Si scenderà a breve.
AB
Agosto 2013
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Estensi

ANDATA
A poco a poco la stazione si anima. Valige, carrelli, passi.
I primi treni carichi di passeggeri arrivano e scaricano il loro fardello.
Tutti si riversano sulla banchina del binario numero otto.
Inizia un lento flusso di persone verso l’uscita, mentre io dal finestrino del mio vagone osservo tutto senza essere notato. Gente che si affretta alla ricerca del suo posto.
Il cielo è plumbeo, come una fredda camicia di ferro sulla città che sto lasciando.
L’altoparlante annuncia la partenza imminente: «I signori accompagnatori sono pregati di scendere dal treno, la chiusura delle porte è automatica».
E’ il segnale. Si parte, arrivederci.
Attraversiamo un muro di nebbia, lentamente, come ipnotizzati da ciò che sta davanti a noi.
Ancora più lentamente attraversiamo le stazioni di transito senza fermarci.
Sembra che il mondo fuori dal mio finestrino sia ancora addormentato, disteso in un torpore senza fine.
Campi e boschi, massicciate e case. La nostra velocità adesso aumenta. Visibilità a centro metri, forse molto meno.
E’ fitta questa nebbia.
E’ folle questa vita.
«Buongiorno signore, biglietto prego»
«Subito, eccolo»
«Mi deve dare anche la prenotazione»
«Prego»
«Grazie»
«Arrivederci»
Chissà se i controllori del treno si interrogano mai sulle destinazioni dei passeggeri.
Ogni passeggero ha una meta, una destinazione, che serve a riempire la sua metà vuota.
La nebbia si è ritirata ma il cielo è sempre piombo sulla campagna che mi circonda.
Piacenza.
RITORNO
La campagna sta imbrunendo.
Il sole che non era apparso di tutto il giorno adesso è definitivamente caduto.
La luce si è spenta.
Tutto scivola tra il blu e il grigio.
Vedo la nebbia che si alza.
E tutto segue il suo corso.
AB
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Alle porte della primavera

Una forte esplosione in città oggi.
Un cielo rosso sangue
squarcia le nuvole di Spagna.
Abbiamo visto mille volte quel sole.
Abbiamo sperato
che non sarebbe mai più tornato,
ma le parole sono senza esito
ed è tutto inutile,
quando non impariamo nulla
dal passato.
La mia penna è vuota e il cuore arido,
così pieno di tristezza
che può annegare il cielo.
Duecento persi e nessuno sa perché.
Duecento persi, cosa vuol dire?
Tombe e lacrime alla fine sono uguali.
Desolazione è questa insana cosa.
Un freddo vento
bussa alle porte della primavera,
soffia via le speranze e i sogni che abbiamo,
trasforma in debole
ciò che prima era fermo.
Vedo gente dalla finestra,
Una folla che marcia per strada
Se chiudo gli occhi
sento il suono profondo dei loro passi
E' un giorno triste
per il mio miglior amico oggi.
E' un giorno triste se guardo in alto.
C'è un cielo di pioggia di fronte a me.
C'è un dolore dentro
che non mi abbandona.
E' un giorno triste
per il mio miglior amico oggi.
E' un giorno triste e non so che dire.
Un muro di silenzio
che non riesco ad attraversare,
un sospiro così profondo tra me e te.
Vedo gente dalla finestra,
Una folla che marcia per strada
Se chiudo gli occhi
Sento il suono profondo dei loro passi
Noi tutti aspettiamo un segno,
ma quando arriva, con lui arriva la paura,
alle volte non siamo pronti.
La nostra vita è il più grande dei doni,
ma alle volte siamo così spaventati
AB
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Ho

Ho letto troppa letteratura e troppi libri, visto troppi film e ascoltato troppe canzone per censurare la mia emotività e il lato sensibile della mia anima, per rendere tutto pratico e materiale, per non ascoltare quello che c'è in fondo al cuore e per non volerlo trasmettere e condividere con chi voglio e penso lo meriti.
Ho guardato troppo in fondo a me stesso per non ascoltare quelle voci, per non esprimere nel bene e nel male tutto quello che c'è dentro.
Ho visto troppa bellezza in questo mondo per non volere un po' di quella bellezza per me.
Ho sentito tanta felicità nel mondo per non volerne un po' anche per me.

SantiBallor