dal greco ἐπιφάνεια, epifaneia, che può significare manifestazione, apparizione, venuta, presenza divina.
Per me questo termine si collega a rivelazione o più volgarmente a quello che si dice un flash, un'illuminazione.
Capita quando qualcosa è lì a portata di mano, ma non la puoi vedere né toccare, perché un velo la divide da te.
Quando però i tuoi sensi e la tua mente si acuizzano, tutto diventa chiaro. Ciò che era inspiegabile o incomprensibile in un attimo è quasi banale.
Quella diventa "die Stunde der wahren Empfindung".
Ai miei amici.
AB
domenica 13 dicembre 2009
martedì 8 dicembre 2009
Il concerto, un rito sciamanico moderno??
Nell'immaginario collettivo, lo sciamano è una sorta di stregone che con l'ausilio di strane e incomprensibili pratiche si occupata delle salute, della sussistenza e della riproduzione del gruppo umano in cui vive.
Nella società attuale, l'artista rock è in parte un nuovo sciamano.
Mi pongo la domanda.
AB
Nella società attuale, l'artista rock è in parte un nuovo sciamano.
Mi pongo la domanda.
AB
martedì 24 novembre 2009
C.W.
Christa Wolf è una scrittrice tedesca che dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale decise di rimanere ad est per dare il suo contributo alla costruzione del "socialismo reale" nella DDR.
Le sue opere sono intrise di simbolismo e sensibilità.
Che cosa resta è il testo che meglio chiarisce il suo rapporto di amore e odio con il mondo in cui ha vissuto e per cui ha lottato con le armi della scrittura.
L'altro giorno mi viene in mente un passaggio di quel libro, cito: "[...] l'estate scorsa quei giovanotti o i loro colleghi addestrati apposta ad aprire porte avevano fatto una visita all'appartamento in nostra assenza [...]".
Riporto queste righe per collegarmi ad una fatto realmente accaduto che queste parole evocano.
Quando torni alla tua macchina parcheggiata in un posto tranquillo e trovi che è stata forzata, aperta, violata ma nulla manca, è certo una strana sensazione...
AB
Le sue opere sono intrise di simbolismo e sensibilità.
Che cosa resta è il testo che meglio chiarisce il suo rapporto di amore e odio con il mondo in cui ha vissuto e per cui ha lottato con le armi della scrittura.
L'altro giorno mi viene in mente un passaggio di quel libro, cito: "[...] l'estate scorsa quei giovanotti o i loro colleghi addestrati apposta ad aprire porte avevano fatto una visita all'appartamento in nostra assenza [...]".
Riporto queste righe per collegarmi ad una fatto realmente accaduto che queste parole evocano.
Quando torni alla tua macchina parcheggiata in un posto tranquillo e trovi che è stata forzata, aperta, violata ma nulla manca, è certo una strana sensazione...
AB
sabato 21 novembre 2009
martedì 3 novembre 2009
Corso propedeutico per
Quando ti trovi in un posto con sconosciuti,
ma tutti lì per un unico motivo.
Quando si parla di dimensioni e di intensità,
e più sono grandi più fa male.
Quando devi preparare una valigia,
ma non per andare in vacanza,
Quando chi ti sta a fianco ti guarda di storto,
perché forse hai fatto un guaio;
Allora ti stai preparando alla più difficile avventura
che la vita ti possa offrire.
Sei parte di uno dei più grandi misteri della vita:
la nascita.
AB
ma tutti lì per un unico motivo.
Quando si parla di dimensioni e di intensità,
e più sono grandi più fa male.
Quando devi preparare una valigia,
ma non per andare in vacanza,
Quando chi ti sta a fianco ti guarda di storto,
perché forse hai fatto un guaio;
Allora ti stai preparando alla più difficile avventura
che la vita ti possa offrire.
Sei parte di uno dei più grandi misteri della vita:
la nascita.
AB
domenica 18 ottobre 2009
Il sacchetto color senape
lunedì 5 ottobre 2009
The day after
La storia non si fa con i se e con i ma,
ma un giorno non cancella venti anni di storia.
1989-2009
AB
ma un giorno non cancella venti anni di storia.
1989-2009
AB
lunedì 21 settembre 2009
BWC 2009 - frammenti
per chi c'era e per chi no...
il dogout degli USA dopo una partita
il silenzio del bp di Taiwan
il secondo lanciatore di bp del Messico
il McDonald dei canadesi
il taiwanese lettore di giornalini
l'anglopugliese dei custodi del campo
Chad e il suo amico gigante
il messicano e la turca
le mille voci di Gallagher al microfono
i tre portoghesi di Novara
l'inno nazionale di Taiwan
Evelina Christallin
e infine:
il peggior nemico del baseball: la pioggia
il dogout degli USA dopo una partita
il silenzio del bp di Taiwan
il secondo lanciatore di bp del Messico
il McDonald dei canadesi
il taiwanese lettore di giornalini
l'anglopugliese dei custodi del campo
Chad e il suo amico gigante
il messicano e la turca
le mille voci di Gallagher al microfono
i tre portoghesi di Novara
l'inno nazionale di Taiwan
Evelina Christallin
e infine:
il peggior nemico del baseball: la pioggia
venerdì 11 settembre 2009
sabato 5 settembre 2009
FPB
Poche sono le cose che nella vita si vedono nascere, crescere e poi finire.
Palazzo Bricherasio è una di quelle, nella mia vita.
Ho un vago ricordo della nascita, ma l'evoluzione e la sua fine posso testimoniarle con precisione.
E' stato un punto di riferimento per l'arricchimento artistico personale.
In certi momenti è stato quasi un passaggio obbligato.
Alle volte c'era addirittura attesa per le novità.
Ora sembra che tutto finisca, ma il ricordo sarà sempre vivo.
AB
Palazzo Bricherasio è una di quelle, nella mia vita.
Ho un vago ricordo della nascita, ma l'evoluzione e la sua fine posso testimoniarle con precisione.
E' stato un punto di riferimento per l'arricchimento artistico personale.
In certi momenti è stato quasi un passaggio obbligato.
Alle volte c'era addirittura attesa per le novità.
Ora sembra che tutto finisca, ma il ricordo sarà sempre vivo.
AB
giovedì 3 settembre 2009
domenica 23 agosto 2009
A7
22 agosto 2009 - ore 23:30
Sono nel mio letto, dopo due settimane in giro per la Germania in tenda.
L'ho attraversata da sud a nord e viceversa; quasi 4.000 chilometri.
Il mare al nord si gode diversamente dal nostro, in modo più meditativo.
Il sole non domina come da noi: domina il vento, il gioco sottile tra il cielo e le nuvole.
PS: non capisco quelli che, anche se la porta è chiusa e c'è il segno rosso di occupato, cercano lo stesso di aprire le porte...
Sono nel mio letto, dopo due settimane in giro per la Germania in tenda.
L'ho attraversata da sud a nord e viceversa; quasi 4.000 chilometri.
Il mare al nord si gode diversamente dal nostro, in modo più meditativo.
Il sole non domina come da noi: domina il vento, il gioco sottile tra il cielo e le nuvole.
PS: non capisco quelli che, anche se la porta è chiusa e c'è il segno rosso di occupato, cercano lo stesso di aprire le porte...
mercoledì 29 luglio 2009
What you get is what you need
Rolling Stones - You can't always get what you want
I saw her today at a reception
A glass of wine in her hand
I knew she would meet her connection
At her feet was her footloose man
No, you can't always get what you want
You can't always get what you want
You can't always get what you want
And if you try sometime you find
You get what you need
I saw her today at the reception
A glass of wine in her hand
I knew she was gonna meet her connection
At her feet was her footloose man
You can't always get what you want
You can't always get what you want
You can't always get what you want
But if you try sometimes you might find
You get what you need
Oh yeah, hey hey hey, oh...
And I went down to the demonstration
To get my fair share of abuse
Singing, "We're gonna vent our frustration
If we don't we're gonna blow a 50-amp fuse"
Sing it to me now...
You can't always get what you want
You can't always get what you want
You can't always get what you want
But if you try sometimes well you just might find
You get what you need
Oh baby, yeah, yeah!
I went down to the Chelsea drugstore
To get your prescription filled
I was standing in line with Mr. Jimmy
And man, did he look pretty ill
We decided that we would have a soda
My favorite flavor, cherry red
I sung my song to Mr. Jimmy
Yeah, and he said one word to me, and that was "dead"
I said to him
You can't always get what you want, no!
You can't always get what you want (tell ya baby)
You can't always get what you want (no)
But if you try sometimes you just might find
You get what you need
Oh yes! Woo!
You get what you need--yeah, oh baby!
Oh yeah!
I saw her today at the reception
In her glass was a bleeding man
She was practiced at the art of deception
Well I could tell by her blood-stained hands
You can't always get what you want
You can't always get what you want
You can't always get what you want
But if you try sometimes you just might find
You just might find
You get what you need
You can't always get what you want (no, no baby)
You can't always get what you want
You can't always get what you want
But if you try sometimes you just might find
You just might find
You get what you need, ah yes...
I saw her today at a reception
A glass of wine in her hand
I knew she would meet her connection
At her feet was her footloose man
No, you can't always get what you want
You can't always get what you want
You can't always get what you want
And if you try sometime you find
You get what you need
I saw her today at the reception
A glass of wine in her hand
I knew she was gonna meet her connection
At her feet was her footloose man
You can't always get what you want
You can't always get what you want
You can't always get what you want
But if you try sometimes you might find
You get what you need
Oh yeah, hey hey hey, oh...
And I went down to the demonstration
To get my fair share of abuse
Singing, "We're gonna vent our frustration
If we don't we're gonna blow a 50-amp fuse"
Sing it to me now...
You can't always get what you want
You can't always get what you want
You can't always get what you want
But if you try sometimes well you just might find
You get what you need
Oh baby, yeah, yeah!
I went down to the Chelsea drugstore
To get your prescription filled
I was standing in line with Mr. Jimmy
And man, did he look pretty ill
We decided that we would have a soda
My favorite flavor, cherry red
I sung my song to Mr. Jimmy
Yeah, and he said one word to me, and that was "dead"
I said to him
You can't always get what you want, no!
You can't always get what you want (tell ya baby)
You can't always get what you want (no)
But if you try sometimes you just might find
You get what you need
Oh yes! Woo!
You get what you need--yeah, oh baby!
Oh yeah!
I saw her today at the reception
In her glass was a bleeding man
She was practiced at the art of deception
Well I could tell by her blood-stained hands
You can't always get what you want
You can't always get what you want
You can't always get what you want
But if you try sometimes you just might find
You just might find
You get what you need
You can't always get what you want (no, no baby)
You can't always get what you want
You can't always get what you want
But if you try sometimes you just might find
You just might find
You get what you need, ah yes...
mercoledì 22 luglio 2009
Badlands
mercoledì 15 luglio 2009
domenica 5 luglio 2009
Belli così
Guardare una foto di vecchi amici.
Avere vent'anni.
Sentire l'energia scorrere
e il mondo girare nel giusto verso.
Libertà e fantasia
tutto racchiuso in un fotogramma.
Avere vent'anni.
Sentire l'energia scorrere
e il mondo girare nel giusto verso.
Libertà e fantasia
tutto racchiuso in un fotogramma.
lunedì 22 giugno 2009
Schegge VI
sabato 13 giugno 2009
Il disco è morto, viva il disco!
http://www.mybeautifuldisco.com/
qual è il tuo?
A prescindere da tutto quello che gli Stati Uniti possono rappresentare, nel bene come nel male, in questo disco c'è molta della nostra storia. Ogni canzone è una perla, uno specchio in cui immergersi per trovare un po' di noi.
qual è il tuo?
A prescindere da tutto quello che gli Stati Uniti possono rappresentare, nel bene come nel male, in questo disco c'è molta della nostra storia. Ogni canzone è una perla, uno specchio in cui immergersi per trovare un po' di noi.
- Born in the U.S.A.
- Cover Me
- Darlington County
- Working on the Highway
- Downbound Train
- I'm on Fire
- No Surrender
- Bobby Jean
- I'm Going Down
- Glory Days
- Dancing in the Dark
- My Hometown
mercoledì 10 giugno 2009
Chi vuol essere Pete Souza?
Chi dice che stare sotto le luci della ribalta è bello? Chi dice che è bello stare sotto i riflettori? C'è qualcuno che quei riflettori li fa scattare, che quelle luci le accende.
Pete Souza è il fotografo ufficiale del presidente degli Stati Uniti d'America Barak Obama. Forse l'uomo più fotografato al mondo, oggi come oggi. E' quasi la sua ombra.
Ciò vuol dire, immagino, essere al centro della storia, senza farla direttamente, ma immortalandola per i posteri. Un lavoro senza dubbio stimolante, al di là della pura manualità con la macchina.
E allora, chi vuol essere Pete Souza?
Pete Souza è il fotografo ufficiale del presidente degli Stati Uniti d'America Barak Obama. Forse l'uomo più fotografato al mondo, oggi come oggi. E' quasi la sua ombra.
Ciò vuol dire, immagino, essere al centro della storia, senza farla direttamente, ma immortalandola per i posteri. Un lavoro senza dubbio stimolante, al di là della pura manualità con la macchina.
E allora, chi vuol essere Pete Souza?
lunedì 1 giugno 2009
mercoledì 27 maggio 2009
Primo compleanno
Pacifico - Le mie parole
Le mie parole sono sassi, precisi e aguzzi, pronti da scagliare,
su facce vulnerabili e indifese,
sono nuvole sospese, gonfie di sottintesi,
che accendono negli occhi infinite attese
sono gocce preziose, indimenticate,
a lungo spasimate e poi centellinate,
sono frecce infuocate
che il vento o la fortuna sanno indirizzare
Sono lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonato,
un viso sordo e muto che l'amore ha illuminato,
sono foglie cadute, promesse dovute,
che il tempo ti perdoni per averle pronunciate
sono note stonate, sul foglio capitate per sbaglio,
tracciate e poi dimenticate,
le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire,
lo ammetto
RIT.
strette tra i denti,
passate, ricorrenti,
inaspettate, sentite o sognate…
Le mie parole son capriole, palle di neve al sole,
razzi incandescenti prima di scoppiare,
sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare,
piccoli divieti a cui disobbedire,
sono andate a dormire, sorprese da un dolore profondo
che non mi riesce di spiegare
fanno come gli pare, si perdono al buio
per poi continuare
Sono notti interminate, scoppi di risate,
facce sovraesposte per il troppo sole,
sono questo le parole,
dolci o rancorose, piene di rispetto oppure indecorose
Sono mio padre e mia madre,
un bacio a testa prima del sonno un altro prima di partire,
le parole che ho detto, e chissà quante ancora
devono venire…
RIT.
strette tra i denti
risparmiano i presenti,
immaginate, sentite o sognate,
spade, fendenti,
al buio sospirate, perdonate,
da un palmo soffiate
"... dopo dodici mesi, sono solo parole, però mi appartengono in tutto e per tutto..."
AB
Le mie parole sono sassi, precisi e aguzzi, pronti da scagliare,
su facce vulnerabili e indifese,
sono nuvole sospese, gonfie di sottintesi,
che accendono negli occhi infinite attese
sono gocce preziose, indimenticate,
a lungo spasimate e poi centellinate,
sono frecce infuocate
che il vento o la fortuna sanno indirizzare
Sono lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonato,
un viso sordo e muto che l'amore ha illuminato,
sono foglie cadute, promesse dovute,
che il tempo ti perdoni per averle pronunciate
sono note stonate, sul foglio capitate per sbaglio,
tracciate e poi dimenticate,
le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire,
lo ammetto
RIT.
strette tra i denti,
passate, ricorrenti,
inaspettate, sentite o sognate…
Le mie parole son capriole, palle di neve al sole,
razzi incandescenti prima di scoppiare,
sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare,
piccoli divieti a cui disobbedire,
sono andate a dormire, sorprese da un dolore profondo
che non mi riesce di spiegare
fanno come gli pare, si perdono al buio
per poi continuare
Sono notti interminate, scoppi di risate,
facce sovraesposte per il troppo sole,
sono questo le parole,
dolci o rancorose, piene di rispetto oppure indecorose
Sono mio padre e mia madre,
un bacio a testa prima del sonno un altro prima di partire,
le parole che ho detto, e chissà quante ancora
devono venire…
RIT.
strette tra i denti
risparmiano i presenti,
immaginate, sentite o sognate,
spade, fendenti,
al buio sospirate, perdonate,
da un palmo soffiate
"... dopo dodici mesi, sono solo parole, però mi appartengono in tutto e per tutto..."
AB
venerdì 22 maggio 2009
lunedì 18 maggio 2009
martedì 5 maggio 2009
giovedì 30 aprile 2009
Schegge IV
lunedì 27 aprile 2009
Leggo e riporto da Internazionale:
Il presidente Evo Morales ha annunciato che le forze di sicurezza hanno sventato un complotto per ucciderlo. Tre presunti attentatori - un boliviano di origine straniera, un irlandese e un rumeno-ungherese - sono stati uccisi e due sono stati arrestati a Santa Cruz. Gli eventuali mandanti non sono stati identificati. Il governo irlandese ha chiesto un'indagine internazionale per chiarire la vicenda.
Due domande mi nascono:
1. che lingua parlavano tra di loro i tre malcapitati?
2. i governi ungherese e rumeno apriranno un'inchiesta?
Il presidente Evo Morales ha annunciato che le forze di sicurezza hanno sventato un complotto per ucciderlo. Tre presunti attentatori - un boliviano di origine straniera, un irlandese e un rumeno-ungherese - sono stati uccisi e due sono stati arrestati a Santa Cruz. Gli eventuali mandanti non sono stati identificati. Il governo irlandese ha chiesto un'indagine internazionale per chiarire la vicenda.
Due domande mi nascono:
1. che lingua parlavano tra di loro i tre malcapitati?
2. i governi ungherese e rumeno apriranno un'inchiesta?
giovedì 23 aprile 2009
mercoledì 15 aprile 2009
sabato 4 aprile 2009
Il cavallo di battaglia
Quando andavo al liceo, c'era un mio compagno di classe che aveva un particolare cavallo di battaglia.
Per le lezioni di lingue, eravamo invitati di tanto in tanto a leggere autonomanente qualche romanzo e durante le interrogazioni ad esporlo. Non era un obbligo però, se lo si faceva, ciò poteva aumentare il voto.
Ora questo mio compagno per molto tempo ha esposto La Peste di Albert Camus. C'è da chiedersi perché abbia detto per molto tempo. La nostra professoressa non aveva una memoria molto "resistente" e ciò faceva sì che lui potesse parlare sempre dello stesso libro "impunemente", fermo restando che una volta scoperto avrebbe dovuto cambiarlo. Ciò non essendo mai accaduto, lui non aveva motivo per cambiare libro.
L'aneddoto mi serve come spunto per una riflessione.
La maggior parte degli artisti segue una propria strada, una propria convinzione: i pittori gli stessi soggetti, i musicisti gli stessi ritmi, i registi gli stessi temi. Ciò ne determina la fortuna o meno. Hanno dei cosiddetti "cavalli di battaglia"; finché il pubblico li esalta, non hanno motivo di cambiarli. Sarebbe da stupidi. Nei film di un certo regista troverai sempre gli stessi attori o gli stessi stereotipi, come nella musica di un certo gruppo gli stessi arrangiamenti e le stesse melodie. Perché cambiare se tutto va bene?
Io, in cuor mio, credo che al contrario sia importante sperimentare. Uscire da un certo schema, anche soltanto per un attimo, per migliorare ed arricchirsi, sapendo però che si può sempre tornare indietro.
PS c'è però il rovescio della medaglia: cambiare prospettiva è visto da molti come un tradimento, tradimento di chi in fondo ti dà il pane.
Per le lezioni di lingue, eravamo invitati di tanto in tanto a leggere autonomanente qualche romanzo e durante le interrogazioni ad esporlo. Non era un obbligo però, se lo si faceva, ciò poteva aumentare il voto.
Ora questo mio compagno per molto tempo ha esposto La Peste di Albert Camus. C'è da chiedersi perché abbia detto per molto tempo. La nostra professoressa non aveva una memoria molto "resistente" e ciò faceva sì che lui potesse parlare sempre dello stesso libro "impunemente", fermo restando che una volta scoperto avrebbe dovuto cambiarlo. Ciò non essendo mai accaduto, lui non aveva motivo per cambiare libro.
L'aneddoto mi serve come spunto per una riflessione.
La maggior parte degli artisti segue una propria strada, una propria convinzione: i pittori gli stessi soggetti, i musicisti gli stessi ritmi, i registi gli stessi temi. Ciò ne determina la fortuna o meno. Hanno dei cosiddetti "cavalli di battaglia"; finché il pubblico li esalta, non hanno motivo di cambiarli. Sarebbe da stupidi. Nei film di un certo regista troverai sempre gli stessi attori o gli stessi stereotipi, come nella musica di un certo gruppo gli stessi arrangiamenti e le stesse melodie. Perché cambiare se tutto va bene?
Io, in cuor mio, credo che al contrario sia importante sperimentare. Uscire da un certo schema, anche soltanto per un attimo, per migliorare ed arricchirsi, sapendo però che si può sempre tornare indietro.
PS c'è però il rovescio della medaglia: cambiare prospettiva è visto da molti come un tradimento, tradimento di chi in fondo ti dà il pane.
venerdì 20 marzo 2009
London calling
lunedì 9 marzo 2009
Supporti musicali
In principio fu il fonografo (1878). Venne poi il nastromagnetico (1927). Fece la sua comparsa dopo la Seconda Guerra Mondiale il disco in vinile (1948). Fu la volta della musicassetta (1963) ed infine del compact disc (1982). L'mp3 è un'evoluzione estrema, figlia della miniaturizzazione della tecnica dei nostri giorni.
Alcune considerazioni.Con il disco in vinile nacque il concetto di portabilità pratica del suono, che si diffuse con la musicassetta e divenne totale con il CD e l'mp3.
Esaminiamo il contenitore. Il vinile era racchiuso in una custodia di carta che poi si evolse nel cartone. Materiale ecologico, perché facilmente riciclabile.
La musicassetta nacque in pieno boom della plastica e con essa il CD: entrambi avvolti nei contenitori di moda, resistenti ai colpi ma ecologicamente improponibili.
(E' sintomatico che il primo disco della nuova era della musica come business a 360 gradi sia stato The age of plastic dei Buggles proprio agli inizi degli anni '80.)
La musicassetta e le sue custodie rigide sono quasi scomparse. Il vinile sembra vivere una nuova primavera in certi ambiti musicali, sempre fasciato dalla protezione in cellulosa.
Ora il CD, sebbene possa sembrare obsoleto in relazione all'mp3, si è mantenuto tornando al passato. E' diventato ecologico, trasformando il suo contenitore di plastica in uno di cartone. Il CD è diventato green.
Ecco tutto qui.
PS c'è una strana somiglianza tra i Buggles e i Daft Punk...
martedì 3 marzo 2009
Gli amanti sulla panchina
lunedì 2 marzo 2009
Il gigantismo
"Viviamo in un periodo di transizione tra il vecchio mondo e quello nuovo. Il vecchio mondo era caratterizzato da quella che un filosofo contemporaneo ha chiamato la civiltà dinosauro. Unità enormi, massicce, con un'intelligenza ridotta - proprio come i dinosauri. [...] Queste unità all'inizio sono nate in risposta ad un bisogno reale ma poi si sono messe a fabbricare bisogni artificiali per continuare ad esistere. In altri termini, sono diventati dei vampiri. Il nuovo mondo appartiene a unità mobili, indipendenti e intelligenti. Al posto delle metropoli, delle unità che si organizzano da sole, una moderna versione dei villaggi."
Robert Fripp, 1974, Melody maker.
Ogni volta che rileggo queste righe, non posso fare a meno di riflettere.
Un musicista, per quanto colto e snob ma pur sempre un musicista, fotografa una situazione che in più di trent'anni non è cambiata.
Siamo malati di gigantismo.
Tutto deve essere grande.
I prefissi ci annegano: iper-, super-, stra-, arci-, mega-.
Sembra una pagina della grammatica, ma è la vita di tutti i giorni.
Un po' rattista. Un po' deve far sperare.
Robert Fripp, 1974, Melody maker.
Ogni volta che rileggo queste righe, non posso fare a meno di riflettere.
Un musicista, per quanto colto e snob ma pur sempre un musicista, fotografa una situazione che in più di trent'anni non è cambiata.
Siamo malati di gigantismo.
Tutto deve essere grande.
I prefissi ci annegano: iper-, super-, stra-, arci-, mega-.
Sembra una pagina della grammatica, ma è la vita di tutti i giorni.
Un po' rattista. Un po' deve far sperare.
giovedì 26 febbraio 2009
Il pungolo
Sono in auto.
Il veicolo davanti a me procede ad una velocità molto bassa.
Mi accosto e lo supero senza problemi.
La strada davanti a me è vuota.
Riprendo la mia marcia normale.
Guardo poi nello specchietto retrovisore e vedo lo stesso veicolo che adesso accelera e mi supera a sua volta.
Rimango interdetto.
Così è.
Il veicolo davanti a me procede ad una velocità molto bassa.
Mi accosto e lo supero senza problemi.
La strada davanti a me è vuota.
Riprendo la mia marcia normale.
Guardo poi nello specchietto retrovisore e vedo lo stesso veicolo che adesso accelera e mi supera a sua volta.
Rimango interdetto.
Così è.
lunedì 23 febbraio 2009
lunedì 9 febbraio 2009
Arterie di mobilità dolce
Alle volte la nostra lingua riesce a creare con le parole concetti davvero intriganti.
In realtà, le arterie del titolo non sono altro che le piste ciclabili.
Già soltanto l'aggettivo dolce aiuta a stemperare il brutto suono della parola arteria.
Arteria è sinonimo di traffico, di scorrimento veloce.
E' bello il concetto di mobilità legato a dolce, dà di per sé l'idea di pulito, ecologico.
L'unico motore verde è il battito del cuore che genera energia e dà movimento.
Soltanto quello che mette in moto il nostro cuore è pulito. Nient'altro.
In realtà, le arterie del titolo non sono altro che le piste ciclabili.
Già soltanto l'aggettivo dolce aiuta a stemperare il brutto suono della parola arteria.
Arteria è sinonimo di traffico, di scorrimento veloce.
E' bello il concetto di mobilità legato a dolce, dà di per sé l'idea di pulito, ecologico.
L'unico motore verde è il battito del cuore che genera energia e dà movimento.
Soltanto quello che mette in moto il nostro cuore è pulito. Nient'altro.
giovedì 5 febbraio 2009
domenica 25 gennaio 2009
Floyd il Rosa
Lost For Words
I was spending my time in the doldrums
I was caught in the cauldron of hate
I felt persecuted and paralyzed
I thought that everything else would just wait
While you are wasting your time on your enemies
Engulfed in a fever of spite
Beyond your tunnel vision reality fades
Like shadows into the night
To martyr yourself to caution
Is not going to help at all
Because there'll be no safety in numbers
When the Right One walks out of the door
Can you see your days blighted by darkness?
Is it true you beat your fists on the floor?
Stuck in a world of isolation
While ivy grows over the door
So I open my door to my enemies
And I ask could we wipe the slate clean
But they tell me to please go fuck myself
You know you just can't win
"Le dita accarezzano le corde e ogni nota dà un brivido all'anima"
lunedì 19 gennaio 2009
Elevarsi
Mi interrogo sulla parola "creare". Cosa vuol dire?
La creazione non è altro che l'elevarsi per produrre dal nulla.
Far nascere qualcosa di nuovo da elementi preesistenti.
Elevarsi come mettersi al di sopra per vedere meglio.
Salire in cima per meglio osservare.
Il creatore è sempre in alto.
18 gennaio, dalla terrazza dell'ottavo piano.
La creazione non è altro che l'elevarsi per produrre dal nulla.
Far nascere qualcosa di nuovo da elementi preesistenti.
Elevarsi come mettersi al di sopra per vedere meglio.
Salire in cima per meglio osservare.
Il creatore è sempre in alto.
18 gennaio, dalla terrazza dell'ottavo piano.
mercoledì 7 gennaio 2009
Bianca
giovedì 1 gennaio 2009
Back from the north
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